vie educative per cuori vivi e menti accese

Farsi posto accanto

Farsi posto accanto

L’interculturalità è un progetto politico-educativo che muove da un atteggiamento intenzionale e solidale di accoglienza con l’obiettivo dell’incontro autentico e dell’educazione.

Incontrarsi è conoscersi.

Viene descritto qui un percorso, di durata biennale ma modificabile/semplificabile per adattarsi ad altre esigenze, che è stato ideato come strumento di incontro interculturale, attraverso la reciproca conoscenza e presentazione di sé. L’intero percorso si sposta tra i piani della singolarità, del gruppo e dell’universalità, in un continuo e costante movimento di andata e ritorno tra queste dimensioni, alla scoperta dell’unicità propria e altrui, come singolarità e intreccio di alterità.

Il presupposto di partenza è che la conoscenza di sé è anche il presupposto essenziale per incontrare l’altro. Incontrando l’altro, si costruisce la consapevolezza dell’esistenza di altre visioni del mondo e, al contempo, dell’appartenenza a mondi universali, intimamente comuni. Le differenze e le somiglianze vengono incontrate e incarnate in persone, superando, così, il rischio di generalizzazioni.

Il percorso attraversa e abbraccia una varietà di canali comunicativi artistici, che riguardano l’espressione letteraria, l’esplorazione sonora, la rappresentazione corporea/drammatizzazione, la fotografia, la pittura, la scultura con materiali di recupero, sperimentando la possibilità di diverse modalità espressive e, non ultimo, percependo, nel tempo, sé stessi come protagonisti della propria vita e del suo racconto e come agenti in continua trasformazione.

Il percorso è stato immaginato da Barbara Cerruti, Alessandro Cona, Alessandra Pace, Sara Piccolantonio, Ilaria Profeti, Erika Pusceddu e Chiara Bertora, nell’ambito del Laboratorio di Pedagogia Interculturale, del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, Università di Torino.

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sono Chiara

lavoro come maestra nella scuola primaria

benvenutə tra le oltreluci, luogo di pensieri e racconti di scuola

le oltreluci accendono l’immaginazione e l’amore per la scoperta, aprono spazi sconfinati di pensiero poetico e critico, intrecciano le arti ad ogni sapere, che si fa così creazione e trasformazione

le oltreluci sono quei bagliori di senso che possono guidare noi maestrɜ oltre le consuetudini, alla ricerca di pensieri e percorsi che espandono e ridisegnano ogni nostro già detto, già fatto, già pensato

le oltreluci sono scintille che abitano i diversi modi di sentire, pensare e conoscere: se riusciamo a vederle, allora possiamo accompagnare a brillare ogni unicità; sono piccoli segnali luminosi a ricordarci che siamo in ogni momento in cammino verso un miglioramento, di qualsiasi entità

le oltreluci nascono da e continuano ad essere per liberi sentieri

le oltreluci sono venti, vie, scintille, nodi, passi e orizzonti

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